Il FATF riceve la prestigiosa Targa del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
L’artista di fama internazionale Goran Lelas disegna il logo dell’edizione
Viene siglato un Protocollo d’Intesa triennale con Comune di Crema, Provincia di Cremona, Ufficio Scolastico Territoriale Provinciale, Camera di Commercio di Cremona e Teatro San Domenico di Crema
Vengono attivati 45 Laboratori tematici, mentre 14 gruppi partecipano alla Rassegna Concorso
Il FATF consolida la sua struttura, confermando i numerosi appuntamenti collaterali, tra cui Convegno, Concorso di Scrittura, FATF in Tour
Il teatro è come il sogno: improvvisamente affiora dal buio del palcoscenico, nel vuoto di una piazza, nell’angolo di un giardino, nella sala d’attesa di una stazione ferroviaria, sugli spalti di un castello, in una barca in mezzo al lago, tra le foglie secche in un cortile… Come il sogno, anche il teatro si addentra nei territori di ciò che non conosciamo ancora; trattiene residui di vita reale; costruisce ponti verso sponde inesplorate; illumina recessi del passato rimasti sotto la polvere.
William Shakespeare ne La tempesta fa dire a Prospero, al termine delle visioni teatrali create da Ariele con gli spiriti, in onore degli sposi Ferdinando e Miranda (IV.1): <<I nostri svaghi sono finiti. Questi nostri attori, come vi ho già detto, erano tutti degli spiriti, e si sono dissolti in aria, in aria sottile. Così, come il non fondato edifizio di questa visione, si dissolveranno le torri, le cui cime toccano le nubi, i sontuosi palazzi, i solenni templi, lo stesso immenso globo e tutto ciò che esso contiene, e, al pari di questo incorporeo spettacolo svanito, non lasceranno dietro di sé la più piccola traccia. Noi siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni, e la nostra breve vita è circondata da un sonno>>.
Il tema di questa edizione del Franco Agostino Teatro Festival è immediato: nel sogno come in teatro si esprimono possibilità di vita, progetti e desideri, timori e distruzioni. Sono mondi altri, effimeri poiché nascono per non durare, votati ad illuminare, per pochi istanti, delle ipotesi di vita: l’eventuale sopravvivenza dei sogni come del teatro si radica nella volontà e nella scelta di tutti e di ciascuno di tradurli o travasarli nella vita quotidiana. Saper cogliere questa opportunità significa individuare la potenza trasformativa della scena e, perciò, anche la valenza educativa dell’espressione teatrale: nel gioco del teatro, come accade nei sogni, si praticano esperienze protette dallo spazio della finzione, ma disponibili a contagiare il tempo della realtà e a valorizzare o modificare i percorsi dell’apprendimento e della crescita.
Questo è il senso più profondo delle pratiche teatrali nei contesti educativi e formativi: il laboratorio teatrale, come i laboratori scientifici, è un’area di esperimenti. Si sperimentano/ mettono alla prova i corpi, le voci, lo spazio, le luci, i movimenti, la mimica, la prossemica, le parole, i suoni, la composizione di azioni, il montaggio, le relazioni interpersonali, le dinamiche dei gruppi, le attitudini individuali. Tempo di crescita, i laboratori teatrali sono il cuore del progetto del FATF, tanto nelle attività promosse con le scuole del territorio che sfociano poi nell’invenzione della festa di piazza, quanto nell’organizzazione della rassegna- concorso, in cui si è individuata un’occasione vitale di scambio e confronto con le pratiche dei laboratori teatrali di gruppi scolastici provenienti da molte regioni italiane e, da qualche anno, da diversi stati europei.