Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano conferisce per la prima volta una medaglia al FATF per l’attività svolta nel divulgare la conoscenza e la comprensione della Costituzione fra i giovani
Nasce il Concerto Spettacolo con un’orchestra composta da giovani musicisti provenienti da Italia, Francia e Germania
A Melun viene fondata l’Associazione “Les amis du FATF” e prende così avvio ufficialmente il FATF France
Gli appuntamenti formativi dell’anno prevedono un incontro con il magistrato Piercamillo Davigo e un importante Convegno di due giorni dal titolo “Il banco, il palco e la piazza: nuove prospettive del teatro nella scuola” con artisti, operatori ed esperti del settore
Esce il primo numero del giornalino del FATF “Strada facendo”
Il teatro vivente a volte è scartato da chi teme di ascoltare voci fuori dal coro; certo è che il teatro vivente produce scarti. Non nel senso di rifiuti: il teatro autentico e necessario provoca improvvisi scarti, balzi in avanti, deviazioni; spinge a costruire nuove strade, a immaginare percorsi diversi. Non ci permette di restare nell’impronta del già noto. E’ per eccellenza arte sovversiva e politica (cioè di servizio alla polis, alla città e ai cittadini che la abitano), quando non è asservita a questo o quel potere. Se poi protagonisti sono i bambini e i ragazzi, allora c’è da aspettarsi che la sua carica sia esplosiva, pur nella apparente debolezza dei loro strumenti: i corpi ancora fragili, le voci a volte incerte, i mezzi scenici tanto più poveri quanto più limitati dai bilanci risicati delle istituzioni educative; ma la fantasia è senza limiti e l’invenzione è potente. E per queste ragioni il teatro è luogo di esercizio della libertà.
Giunto all’undicesima edizione, il Franco Agostino Teatro Festival procede verso l’obiettivo di avvicinare e educare bambini e ragazzi (e adulti) all’arte del teatro. Il percorso annuale si conferma: gli spettacoli, i seminari e gli incontri di approfondimento aperti a tutti; i laboratori teatrali e espressivi, offerti alle scuole e ai gruppi; la mostra- evento di un’ artista della fotografia che esplora i segni della libertà nell’Italia contemporanea; la rassegna- concorso, a tema libero, di teatro della scuola; infine la festa teatrale di piazza, quando tutto l’itinerario educativo – sviluppato nei laboratori presso le scuole – diventa segno visibile nella città che si trasforma in palcoscenico per accogliere le performances dei bambini e dei ragazzi.
Anche quest’anno il Festival prosegue l’impegno su uno dei valori comuni racchiusi nella Costituzione Italiana: dalla carta costituzionale abbiamo tratto il tema essenziale e fondante della libertà, proposto per i laboratori e la festa teatrale finale. Con i bambini e i ragazzi proveremo ad esplorare la dimensione personale, sociale, storica della libertà; a sondare il rapporto fra la libertà individuale e la libertà degli altri; a osservare la relazione necessaria fra libertà e responsabilità; a vivere l’arte e la creatività come spazi di libertà.
Ma prima della festa teatrale di chiusura, il Festival continua a promuovere una rassegna- concorso di teatro della scuola: uno stimolo per innescare o proseguire le pratiche teatrali di bambini e ragazzi; un’occasione per fare rete tra le esperienze di teatro nelle istituzioni educative; un tempo per sensibilizzare le comunità, per costruire attenzione intorno al fare teatro nella scuola; un momento di confronto e di incontro che spinge a non rinchiudersi in un orizzonte autoreferenziale; uno spazio in cui le giurie esterne, ogni anno rinnovate, ci osservano e dialogano con il nostro impegno.