Lascio, sguscio, liscio, guardo meglio,
anche con il buio resto sveglio.
Alla mattina, son giù in cantina,
nella mia casetta di carta velina.
Sono il capitano della nave,
la lavatrice spruzza onde sull’oblò.
Non ho paura della puntura,
con tutto il fiato a testa alta urlerò.
Se son caduto sul naso ossuto,
uno starnuto e tutto dritto tornerò.
Chiuso nell’armadio mi rannicchio,
dal colletto del cappotto butto un occhio.
Sulla terrazza per colazione
nella mia tazza alza le vele un galeone.
Guardo dentro un vecchio cannocchiale
e vedo il bianco della luna sul comò.
N. Cazzalini e S. Passerini
La serratura è una fessura
se ci guardo dentro cosa troverò?
Un mare mosso, un cielo rosso
un mondo nuovo che da solo scoprirò.