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Franco Agostino Teatro Festival

dal 1999 il Teatro dell'Educazione

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Il carro dei comici e gli zanni

Anno:
2002/2003
Edizione:
V Edizione
Tema:
Le maschere della Commedia dell’Arte
Colore Edizione:

Nel 2003 il FATF si costituisce formalmente in Associazione Culturale

Nasce il Laboratorio di scenografia del FATF, inaugurato dal Maestro Piero Ottusi

Per la prima volta, una giuria composta esclusivamente da studenti del territorio cremasco assegna il proprio riconoscimento a uno degli spettacoli presentati in Rassegna Concorso

20 gruppi partecipano alla Rassegna Concorso

Il FATF ospita la Mostra “Sette infiniti giri” dell’artista Pino Carollo sulla tradizione dei burattini e delle marionette

Il carro dei comici e gli zanni

Rassegna Concorso di Teatro Ragazzi. Con questa prerogativa è nato il Franco Agostino Teatro Festival, che da subito ha trasformato il ricordo di Franco in una festa dei ragazzi, in particolare di quelli che, come lui, amano il teatro. Tanta amicizia, solidarietà e un po’ di sana incoscienza sono state le prime compagne di viaggio di questo cammino che è iniziato spontaneamente, senza progettualità, ma con un vivo entusiasmo che lo contraddistingue ancora oggi. Eppure la voglia di fare da sola non basta, bisogna imparare a fare e a fare bene, con professionalità e rigore. Di questo il Festival è stato subito consapevole e, per i suoi sostenitori, il desiderio di crescere in esperienza e competenza è divenuto una necessità.

Una necessità di cui contagiare non solo il gruppo che cura l’organizzazione ma anche tutti i giovani partecipanti, attraverso costanti opportunità di formazione teatrale che vanno dai laboratori con esperti della scena (attori, registi, danzatori, drammaturghi, scenografi…) all’incontro con attori che iniziano ai segreti del palcoscenico. Apprendimento e confronto con artisti e con gruppi studenteschi provenienti ormai da tutta la Lombardia, sono le caratteristiche principali dello stile del Franco Agostino Teatro Festival, che ama stimolare, pungolare, svegliare la curiosità che spesso sonnecchia dietro a facili sogni di ragazzi desiderosi solo di “diventare famosi” anziché “bravi”. Così la Piazza del Duomo di Crema, il temuto e amato palcoscenico da cui mostrare un lavoro costruito in classe, con insegnanti o con operatori e talvolta in autogestione, intende diventare la tappa finale di un itinerario di formazione che, pur nella freschezza e nella spontaneità dei giovani, sia ricco del sapere, della storia e dell’arte di professionisti del Teatro che possono tramandare un dono prezioso.

Quest’anno tra i doni per il Festival e per tutti i ragazzi c’è il lavoro di Piero Ottusi e Mario Barzaghi. Un segno umile e forte insieme, proprio come è la lezione di Franco. A loro, sconosciuti alleati, un grazie sincero e per sempre.